Tutto quello che devi sapere sulla visita medica agonistica
Il certificato medico agonistico, obbligatorio per chiunque voglia prendere parte a una manifestazione Fidal, richiede una visita medica specifica e accurata che sia in grado di valutare determinatai aspetti fisici e funzionali di ogni alteta.
L’effettiva importanza della cerfificazione medica obbligatoria per partecipare alle gare agonistiche è ormai rimasto solo in Italia e Francia (anche se con una tipologia più blanda), mentre nel resto del mondo è possibile correre e praticare altri sport, semplicemente con un’autocerficazione di buono stato di salute. Un argomento molto dibattuto ma sempre attuale.
A cosa serve la visita medica sportiva?
Serve a determinare lo stato di salue dell’atleta, perchè l’attività agonistica non comporti rischi per lui o per gli altri, ad esempio per gli organizzatori delle manifestazioni podistiche.
A chi è riservata la visita medica sportiva?
Essa è obbligatoria per chi decide di partecipare a qualunque gara certificata Fidal ma, in ogni caso è uno screening a cui dovrebbero sottoporsi tutti i runners, principianti compresi, in quanto la corsa è un’attività ad elevato impegno cardiocircolatorio ed è doveroso sapere se sussistono controindicazioni.
Cosa prevede la visita medica sportiva per l’atletica leggera?
Essa è simile a quella degli altri sport. Si tratta di uno screening sulla salute che parte dal registrare la storia medica dell’alteta: malattie, infortuni, operazioni, ricoveri ecc..Tale storia viene sottoscritta dall’atleta in un atto ufficiale nel quale, secondo le regole del decreto ministeriale, si assume la responsabilità di aver informato il medico (in questo caso pubblico ufficiale) in modo corretto (nel caso di minore, sarà il genitore a sottoscriverlo).
Poi si procede con l’esame delle urine, che fornisce informazioni sulla funzionalità renale e su altre malattie quali ad esempio il diabete. Si passa poi all’esame della vista che prevedere la verifia dell’acuità visiva e delle capacità di riconoscere i colori. La prova dell’udito e la spirometria danno informazioni su orecchio e polmoni. Se un atleta, per esempio, ha poca funzionalità respiratoria (es. espelle poca aria o troppo lentamente) verrà soggetto ad ulteriori indagini per comprenderne il motivo. L’elettocardiogramma di base (a riposo) e dopo uno sforzo prolungato daranno prezionsi informazioni sullo stato del cuore, che verrà sottoposto ad ulteriori indagini.
Per la valutazione cardiaca si può utilizzare indistintamente il gradino, il tapis roulant o la cyclette?
La legge prevede che il test dei gradini prevede che si sale e si scende appunto da un gradino di media altezza per tempi e ritmi definiti: subito dopo lo sforzo si effettua un elettrocardiogramma. E’ un test valido in uno screening di base. Se emerge qualcosa di anomalo o si evidenzia una difficoltà a riprendere un ritmo normale, si devono necessariamente richiedere ulteriori esami più approfonditi.
Altra cosa è l’elettrocardiogramma sotto sforzo, esame che prevede la monitirizzazione in azione e si effettua su una bici stazionaria sottopondendo l’atleta ad uno sforzo crescente.
La visita medica sportiva fatta all’estero non ha valore in Italia e il medico di medicina sportiva può certificare un’idoneità unicamente in un centro idoneo e solo sul territorio nazionale.